ProGeo

Eurodigital, in collaborazione con la Mangmaent Innovation S.r.l., sostiene il progetto di ricerca ProGeo. L’idea alla base del progetto ProGeo è quella di realizzare un accumulatore energetico, a ciclo chiuso, convertendo energia elettrica “low cost” o non “producibile” in metano verde CO2 neutrale, per poi riconvertirlo in energia elettrica di picco “high cost”. La “produzione” di Metano avviene tramite elettrolisi dell’acqua e successiva reazione di metanizzazione, mentre la fase di produzione di energia elettrica avviene tramite i più diffusi Motori a Combustione Interna (MCI) accoppiati ad appositi elettrogeneratori o tramite l’uso di Fuel Cell (MCFC/SOFC Molten Carbonate o Solid Oxide Fuel Cell). Il sempre maggiore ricorso a fonti energetiche alternative e rinnovabili pone il problema della disponibilità di energia, in caso di richiesta della rete, dovendo rispettare, come sempre, la condizione fondamentale che l’energia prodotta venga completamente consumata. In Italia, nel caso dell’eolico ad esempio, la presenza e l’entità” del vento non è assolutamente in “linea” con le nostre richieste di energia elettrica. In presenza di forte vento e bassa richiesta della rete, l’energia producibile non può essere prodotta ed immessa in rete; viceversa in caso di mancanza di vento ed alta richiesta, le turbine non sono in grado di fornire l’energia necessaria a coprire il fabbisogno. In Olanda, in Germania, si vedono spesso, di notte o in caso di presenza di vento di forte intensità, molte unità bloccate. In questi casi l’energia che potrebbe essere prodotta, di fatto non può esserla, perché non c’è una richiesta che possa utilizzarla. Ciò si traduce da una parte in un basso fattore di utilizzazione degli impianti e dall’altra in uno scarso interesse negli investimenti relativi. Inoltre vi è da considerare che alte oscillazioni della potenza di rete potrebbero provocare effetti dannosi per le reti stesse, con il loro propagarsi a catena (ciò si traduce in una quota massima di energia da fonti rinnovabili per unità di energia erogata da impianti di “base”). Lo stesso effetto si ha con il fotovoltaico a latitudini più basse (ad es. costa africana del Mediterraneo). In questo caso infatti, il fotovoltaico, che in Italia è ben coincidente con le nostre attività diurne, in altri paesi può trovarsi parzialmente “contro fase”. Anche questa energia elettrica che potrebbe essere prodotta in gran quantità di giorno, vista l’entità dell’insolazione a quelle latitudini, in realtà non viene prodotta. L’unica risposta a tale “sfasamento temporale” può essere data solamente dall’uso di accumulatori energetici: l’energia “on demand” offerta da ProGeo viene ricavata ed accumulata da ogni fonte energetica, rinnovabile e non. ProGeo si può collocare anche in parallelo ad impianti termoelettrici e nucleari. Nel mese di ottobre 2010, è stata accettata la domanda di finanziamento alla FILAS, domanda effettuata nel 2009 dall’associazione temporanea delle imprese Eurodigital e Managment Innovation. Tale domanda riguarda la realizzazione di un prototipo minimale da 20kW riguardante le fasi di elettrolisi dell’acqua e di metanizzazione. Il prototipo ha il fine di produrre Metano verde per uno scuolabus del Comune di Frascati. Il progetto realizzativo inizierà, anche in collaborazione con ENEA e con l’Università di Roma Tor Vergata, subito a valle delle pratiche di legge. È in preparazione un’altra domanda di finanziamento, questa volta al MIUR per l’Art.11 DM593, che verrà perfezionata nel corso del 2011, riguardante la realizzazione di un prototipo globale di accumulatore ProGeo da 20 kW a ciclo chiuso nella versione “base” o di “riferimento”, su cui verranno innestate attività di Ricerca Industriale. Per maggiori informazioni su ProGeo, info@studiocapriccioli.it.
 
 

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